FOCUS ON. Gli orologi al polso di Sean Connery nei film di James Bond

dal submariner al gruen, gli orologi dell’indimenticabile agente segreto 007

01 NOVEMBRE 2020 | by ENRICO AURILI

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Il 31 ottobre è venuto a mancare uno fra gli attori più amati che grazie al proprio charme ha rappresentato un’icona di fascino ed eleganza senza eguali. Classe 1930, più di novanta apparizioni per il grande schermo distribuite in cinquantaquattro anni, Sean Connery ci ha lasciati dopo una lunga carriera cinematografica ricca di interpretazioni che gli hanno permesso di entrare con fermezza nei ricordi di tutti. Basti pensare all’infallibile agente segreto 007, all’introverso scrittore William Forrester come all’erudito frate Guglielmo da Baskerville. E la lista sarebbe ancora molto lunga.
Tuttavia è nei panni di James Bond, l’agente segreto al servizio di sua Maestà, che Sean Connery è spesso ricordato dai collezionisti grazie ai cammei di alcuni orologi che sono apparsi al suo polso.

Sean Connery in James Bond

Sean Connery nelle vesti di James Bond affianco alla sua Aston Martin DB5

La prima apparizione di Sean Connery in una pellicola, dopo le iniziali interpretazioni teatrali, fu nel 1954 nel musical Lilacs in the Spring. Da lì ebbe il via la sua carriera con film e serie per la televisione alternati a diversi lungometraggi tra cui Il giorno più lungo che propose sul grande schermo gli avvenimenti dello sbarco in Normandia. Quello fu l’ultimo film prima che Connery indossasse le vesti dell’inimitabile James Bond, l’agente 007 nato dalla penna di Ian Fleming.
Sebbene lo scrittore inglese avesse concepito il suo protagonista sull’archetipo dell’attore Cary Grant, a chiunque domandiate chi è James Bond senza dubbio vi mostrerà una foto di Sean Connery.

Rolex 6538 Submariner Sean Connery James Bond

Rolex Submariner, il “James Bond”

l’alba del collezionismo

Negli anni ’80 James Bond era interpretato da Roger Moore, l’attore che nella sua carriera lo ha impersonato più volte e il quale di lì a poco avrebbe lasciato il posto al collega Timothy Dalton. Sempre in quel periodo il collezionismo di orologi non era ancora così fervidamente incentrato sugli orologi da polso, in favore invece degli storici orologi da tasca. Eppure anche lì qualcosa stava per cambiare.
Il passaggio fra il decennio e quello successivo pose le basi per una sempre più spasmodica ricerca degli orologi da polso vintage, quali simbolo di stile e di glamour. Gli attori per primi divennero inconsapevolmente i portavoce di questo nuovo collezionismo e, dall’amatore al commerciante, si iniziò ad aguzzare lo sguardo per carpire connubi di un’epoca, soprattutto passata, fra divi e orologi.
La Rolex già da tempo aveva intuito l’importanza del messaggio visivo, e da sempre si era impegnata ad associare i propri modelli a personaggi di spicco ed eventi con i quali imprimere e dare risalto agli orologi e al marchio. Basti pensare all’inizio del secolo all’impresa di Mercedes Gleitze quando attraversò la Manica a nuoto con al polso uno dei primi Rolex Oyster, quanto al dualismo della casa coronata con lo sportivo e sciatore Jean Claude Killy.

Rolex Jean Claude Killy, Mercedes Gleitze, Battiscafo Trieste

Sull’onda degli Swatch che attraverso colori e forme, ma soprattutto nomi curiosi e stravaganti avevano acceso l’entusiasmo nella gente, nel neo-collezionismo da polso nacquero nomignoli o vezzeggiativi con cui ribattezzare gli orologi. In primis quelli Rolex con termini quali ovettone, freccione, coroncione per arrivare a nomi ineluttabili che avrebbero definitivamente legato l’orologio a un personaggio e un’epoca come, per citarne alcuni, Steve Mcqueen, Paul Newman e … James Bond.

Sean Connery e Ursula Andress durante le riprese di Agente 007, Licenza di Uccidere

Nel 1962 debuttò al cinema il primo film ispirato ai libri di Ian Fleming, con Sean Connery a interpretare l’agente 007 e Ursula Andress ad affiancarlo quale prima Bond Girl.
Nelle scene del film Agente 007 – Licenza di Uccidere Sean Connery fu ripreso a indossare un Rolex Submariner 6538, lo stesso orologio che lo avrebbe accompagnato nelle successive pellicole della saga: Dalla Russia con amore, Goldfinger, Thunderball (Operazione tuono).
Se negli anni ’90 i collezionisti con il termine coroncione avevano iniziato a indicare i Submariner dotati della corona da 8 mm, più grande rispetto ai modelli con corona da 5,30 mm e da 6 mm delle referenze con impermeabilità fino a 100 metri, l’attributo “James Bond” avrebbe irrimediabilmente identificato per sempre il Submariner 6538. Come l’agente segreto, lo stesso Submariner con gli anni assimilò i connotati di fascino e d’impeccabilità per abbandonare l’aspetto di tool watch e diventare un simbolo di stile.
Ancora oggi, nonostante i venticinque film girati su 007, nel ripensare a James Bond come attore istintivamente si richiama alla mente Sean Connery. Se si chiedesse a un appassionato di orologi qual’è l’orologio di James Bond, al di là del Pulsar (dove se n’è già parlato qui), dei vari Seiko, Tag Heuer e Omega, e nonostante lo stesso Rolex 5513 capace di diventare una sega circolare, l’orologio dell’agente segreto 007 rimane e rimarrà il Submariner 6538.

Rolex Submariner ref. 6538

Rolex 6538 Submariner - Aste Bolaffi 2019

Rolex Submariner ref. 6538 venduto da Bolaffi

La storia del 6538 inizia con la presentazione del primo orologio sportivo Rolex dedicato ai subacquei avvenuta nel 1953, lo stesso anno in cui la Blancpain lanciava il Fifty Fathoms e la Zodiac commercializzava il Sea Wolf. Denominato Submariner, il primo modello Rolex fu la referenza 6204 e si caratterizzava per un calibro a carica automatica Aegler 260, una ghiera girevole con inserto nero graduato e un quadrante con indici luminescenti. La profondità garantita era di 100 metri e ben presto, sempre alla ricerca di ulteriori miglioramenti, la Rolex introdusse nuovi modelli.
La referenza 6538 venne presentata a metà anni ’50 quale successore del precedente 6200, il primo Submariner con una profondità massima di 200m/660ft.
Rispetto ai predecessori, il Submariner 6538 venne dotato del nuovo calibro 1030 grazie al quale fu possibile montare un fondello privo della caratteristica bombatura. La referenza rimase in produzione fino al 1959 circa, quando lasciò in seguito il posto al 5510.

Rolex Submariner 6538 caliber 1030 advert

Foto del calibro 1030, del fondello e una pubblicità Rolex

Breitling Top Time

Nel film Thunderball, oltre all’oramai iconico Submariner, James Bond indossa anche un diverso orologio. Datogli da Q, il Breitling Top Time usato nel film si caratterizza per una forma unica e sovradimensionata in quanto incorpora un contatore geiger utile a rintracciare la bomba atomica rubata da SPECTRE. Proprio grazie a questa modifica il Top Time è a tutti gli effetti il primo orologio appositamente elaborato da Q per l’agente segreto.
Il modello originale era un Breitling Top Time referenza 2002 per il quale la Valley Tool Company realizzò una seconda cassa impermeabile da 47 mm riconoscibile nelle diverse scene.

Breitling Top Time James Bond

Sean Connery e Adolfo Celi in una scena del film Thunderball

La gamma dei modelli Top Time della Breitling si prefigurava quale serie di cronografi di fascia economica rispetto ai modelli di punta, quali a esempio il Navitimer. Originariamente nati negli anni ’50, i cronografi Top Time nel corso degli anni ’60 furono concepiti per un pubblico “più giovane”, dapprima con la referenza 2000 e le sue varianti che prevedevano modelli con casse impermeabili e non, pulsanti tondi e rettangolari, quanto una variegata tipologia di quadranti.
Il modello indossato da Sean Connery era un esemplare referenza 2002-3, con cassa impermeabile e fondello a scatto, pulsanti tondi e movimento Valjoux 7730 al quale, per l’appunto, vennero asportate le anse e aggiunta una seconda cassa per dargli l’aspetto finale.

A sinistra due immagini del Breitling Top Time venduto da Christie’s nel 2013 e usato durante il film Thunderball
A destra un esemplare di ref. 2002 venduto da Antiquorum

Nel giugno del 2013 Christie’s ha venduto per GBP 103.875 l’esemplare di Breitling Top Time usato nel film, e ritrovato per caso da un fortunato scopritore dopo che se ne erano perse le tracce.

Gruen Precision

Se nei suoi racconti dedicati all’agente 007 Ian Fleming non ha mai descritto con precisione gli orologi indossati da James Bond (solo in Vivi o lascia morire scrisse genericamente di un Rolex), storicamente il primo orologio ad apparire al polso di Sean Connery durante le riprese del primo film sembra essere stato un Gruen Precision, il quale si intravede sotto la manica del tuxedo nella scene al Casino. Lo stesso orologio sarebbe apparso in seguito anche in Dalla Russia con amore e Goldfinger.

Sean Connery nella scena del Casino in Licenza di Uccidere

Nei vari articoli dedicati a James Bond (tra cui questo), nonostante l’orologio non venga mai inquadrato perfettamente, molti concordano che l’esemplare indossato fosse un Gruen Precision, molto probabilmente placcato in oro, con calibro 510. Un orologio da 34 mm di diametro degli anni ’50, semplice ma elegante e in linea per quegli anni.
La scritta Precision non stava a indicare un particolare modello, ma bensì era una dicitura che serviva ad avvalorare la precisione dei calibri Gruen agli occhi degli acquirenti. Questa scritta comparve già verso gli anni ’20 e 30 contraddistinguendo i modelli Quadron e Curvex della manifattura statunitense.
Dal canto suo invece il calibro 510 era il movimento base di vari dress watch della Gruen, e dal quale furono poi sviluppate le varianti con secondi al centro e indicazione della data.

Rolex GMT 6542 e Breitling Navitimer 806

Honor Blackman in una scena dal film Goldfinger e il Breitling Navitimer recuperato in Thunderball

Altri due orologi divenuti iconici nei film di James Bond con Sean Connery sono certamente il Rolex GMT-Master referenza 6542 e il Breitling Navitimer referenza 806.
Il primo lo troviamo al polso del personaggio di Pussy Galore, interpretato dall’attrice Honor Blackman, il secondo apparteneva al pilota dell’aeronautica François Derval ucciso in Thunderball e il cui orologio viene recuperato da Bond nel finale per essere infine restituito alla figlia del militare, nonché coprotagonista del film.
Oltre all’irriducibile fascino di entrambi gli orologi dettato dalle rispettive apparizioni nei due film, sia il GMT-Master che il Navitimer furono commercializzati a partire dal 1953 rispettivamente come il primo orologio automatico con indicazione del doppio fuso orario (assieme all’Airman della Glycine) e il primo cronografo con regolo calcolatore ad uso navigazionale.

2020-11-02T11:31:43+01:00

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